Guida MyMax – Azioni Correttive
Nel contesto di un Sistema di Gestione della Qualità (SGQ), le Azioni Correttive rappresentano uno degli strumenti più potenti per il miglioramento continuo. Secondo la norma ISO 9001:2015, le organizzazioni devono reagire a non conformità reali o potenziali, adottando misure per eliminarne le cause e prevenire il ripetersi.
Ma cosa significa davvero implementare un’azione correttiva efficace? E come può un Responsabile Qualità strutturare questo processo in modo sistematico?
In questo articolo troverai le istruzioni di base per pianificare e gestire professionalmente le Azioni Correttive utilizzando MyMax.
Comprendere le Azioni Correttive
Secondo la ISO 9001:2015, le azioni correttive sono misure post-evento volte a:
- Eliminare la causa di una non conformità.
- Prevenire il ripetersi della stessa o di eventi simili.
Non vanno confuse con le azioni preventive, che sono state eliminate come requisito formale dalla versione 2015 della norma, proprio perché il concetto di miglioramento è stato integrato in modo trasversale.
Quando attivare un’Azione Correttiva
Un’azione correttiva si attiva ogni volta che si verifica una non conformità significativa. Questa può emergere da:
- Audit interni o esterni
- Reclami dei clienti
- Verifiche ispettive
- Errori di processo o prodotto
- Indicatori di performance fuori target
Le Fasi di un’Azione Correttiva Efficace
a) Identificazione della Non Conformità
Descrivere in modo chiaro e oggettivo l’evento, documentandolo con dati ed evidenze. La registrazione puntuale è essenziale per un’analisi efficace.
b) Analisi delle Cause (Root Cause Analysis)
È la fase più critica. Strumenti utili:
- Diagramma di Ishikawa (Cause-Effetto)
- I 5 Perché (Five Whys)
- Analisi FMEA
⚠️ Evitare soluzioni affrettate: agire solo sui sintomi porta a una ricaduta del problema.
c) Definizione dell’Azione Correttiva
Stabilire cosa fare, chi lo farà e entro quando. L’azione deve essere:
- Proporzionata al rischio
- Efficace per eliminare la causa
- Condivisa con i reparti interessati
d) Implementazione
Realizzare concretamente l’azione prevista, coinvolgendo le persone, modificando procedure, aggiornando documenti se necessario.
e) Verifica dell’Efficacia
Dopo un tempo congruo, occorre verificare se:
- Il problema si è ripresentato
- L’azione ha risolto definitivamente la causa
- Sono emersi effetti collaterali
f) Registrazione e Chiusura
Documentare tutto il ciclo dell’azione correttiva e conservarlo come evidenza per audit o per il riesame della Direzione.
Errori da Evitare
- Limitarsi a “tamponare” il problema senza indagare la causa.
- Chiudere l’azione senza verificarne l’efficacia.
- Non coinvolgere i responsabili dei processi interessati.
- Trasformare ogni segnalazione in azione correttiva (sovraccarico inutile).
Le Azioni Correttive come Cultura Aziendale
Una gestione matura delle azioni correttive è indice di qualità e leadership. Promuovere una cultura della responsabilità e del miglioramento continuo significa anche:
- Non cercare colpevoli, ma cause.
- Valorizzare chi segnala problemi.
- Rendere visibili i risultati ottenuti con le azioni correttive.
Conclusione
Le Azioni Correttive secondo ISO 9001:2015 non sono un semplice adempimento burocratico, ma un’opportunità strategica per imparare dagli errori e migliorare i processi aziendali.
Un Responsabile Qualità consapevole deve saper guidare con metodo e visione l’intero processo, trasformando le criticità in valore.
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