Come può un consulente trovare nuovi clienti

Un articolo di Massimo Bolla

Ancora una volta tiro fuori dal cassetto delle esperienze alcuni appunti e ve li passo gratis per darvi la possibilità di riflettere sul perchè oggi sia difficile trovare clienti e, soprattutto, su come fare a trovarne di più.

Ho passato la settimana a scrivere commenti su Linkedin cercando di spiegare come sia necessario, da parte dei consulenti e professionisti, avere un approccio diverso ai problemi se vogliono trovare clienti nuovi.

Che cosa ho ottenuto, almeno all’inizio? Di leggere le seguenti risposte:

  • tu non sei un professionista, sei un venditore
  • un professionista non deve vendere per fare il proprio lavoro
  • povere le aziende che segui tu
  • i professionisti non erogano servizi
  • efficacia non significa efficienza
  • e, quella che preferisco, i clienti non capiscono niente, sono ignoranti

A me non interessa affatto continuare la polemica con chi la pensa così, voglio solo spiegarvi, direttamente dal METODO MYMAX, come invece sarebbe meglio affrontare questi aspetti.

Questo articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione perché contiene delle idee che sono condivise da altri importanti sostenitori della necessità di non piangersi addosso, ma di organizzarsi diversamente per ottenere risultati e queste persone lo hanno sottolineato: la mia lunga esperienza con il guru mondiale della comunicazione competitiva, Beau Toskich, mi ha portato alla convinzione che quando una buona idea venga da più persone significa che l’idea ha valore e per questo motivo ho arricchito il testo con nuovi spunti e citazioni.

 

Siamo tutti venditori?

Leggendo Verbal Driver (Beau Toskich) risulta chiaro il ruolo di “venditore” di ogni persona che, in una organizzazione, entra in contatto con il cliente o ha la responsabilità di realizzare prodotti o sevizi esattamente come il venditore li ha descritti e promessi al cliente.

Siamo consulenti, professionisti o studi? Dobbiamo trovare i clienti e quindi siamo venditori prima di ogni altra cosa, poi mettiamo un altro cappello e facciamo il nostro lavoro.

 

Il vostro servizio ha un mercato?

Vi occupate di manutenzione di TV in bianco e nero o di macchine da scrivere Olivetti Lettera 22? Ve lo dico, è dura, non esistono più!

Vi occupate di organizzazione aziendale, di fiscale, di qualità, di controllo di gestione…?

Avete la certezza che le aziende abbiano bisogno di voi? Alcune certezze le avete, sono esigenze a norma di legge!

Supponiamo che l’abbiate e allora proseguite nella lettura.

 

La vostra proposta tiene conto dell’esigenza del cliente?

Cos’è una esigenza? Non è quello che pensate voi e nemmeno ciò che voi pensate abbia bisogno il cliente. E’ proprio quello che vuole il cliente, cliente inteso anche come persona fisica. Ha i debiti, se non li paga gli portano via la casa: voi ve ne fregate e gli dite che avrebbe bisogno di un buon controllo di gestione, perché è quello che sapete fare voi! Prima magari ne aveva bisogno, oggi ha bisogno un fido. Voi glielo potete dare?

 

Il cliente come fa a sapere chi siete, cosa fate e come lo fate?

Un sito sono sicuro che lo avete tutti. Cosa c’è scritto sul vostro sito? Dite la verità! Che siete bravi e belli e che garantite un servizio eccezionalmente su misura. La pagina più bella è sicuramente quella interattiva con Google Map che spiega come arrivare da voi e questo serve perché dopo gli ultimi 500 clienti che sono persi per raggiungervi è meglio non correre più questi rischi.

Voi erogate servizi, come me, risolvete problemi, come me, ma in questo sito trovate una montagna di materiale che spiega come risolvere i problemi del mio settore (non sono la panacea di tutti i mali!), che è anche il vostro e che fa comprendere ad un potenziale cliente che può avere la soluzione giusta per lui, la più vicina alle sue esigenze, al suo modo di pensare. Si sente già tranquillo se condivide il mio pensiero, mi chiama, si informa e poi decide. Voi lo fate? Questo concetto è espresso in termini semplici da Beau Toskich: i prodotti sono tutti uguali, la differenza è come trattate il cliente e che cosa pensa il cliente quando sente il vostro nome (brand)!

 

 

Avete referenze e qualcuno che ci mette la faccia per voi?

Referenze le avete, dai chi non le ha! Magari per la privacy non potete sbandierarle liberamente, ma in generale puoi dire ho lavorato per Mario, ho lavorato per Giuseppe.

Va bene, ma cosa avete fatto per loro? Non vendete patate, risolvete problemi. Che problema avevano? Come glielo avete risolto?

C’è qualcuno che, sia pur senza mettere in piazza i fatti suoi (trattandosi magari di problemi delicati), testimoni il vostro impegno e professionalità e garantisca che avete fatto quello che dite? Magari ci mette anche un po’ di entusiasmo?

 

Quali garanzie offrite al cliente?

Chiunque lavori come consulente dovrebbe garantire al cliente la soddisfazione o il rimborso. Sì, ma così il cliente ne approfitterebbe! Solo una piccola parte ne approfitterebbe, statene certi.

Quando scriviamo i contratti siamo attenti a mettere più clausole possibili per proteggere noi, per essere pagati, per non fare niente fuori dal contratto, ecc… ed al limite la cosa va bene, ma visto che spesso vendiamo consigli che dovrebbero essere utili al cliente per raggiungere un risultato, cosa dovrebbe fare il cliente se i risultati non arrivano? Difficili sti clienti vero?

Ve la sentireste di scrivere sul contratto che in caso di insoddisfazione il cliente può unilateralmente rescindere qual contratto?
In questo punto cito me stesso e la mia squadra, che dagli anni ’90, lavorando anche con aziende Giapponesi, abbiamo imparato che se il cliente non si sente il cappio al collo, il contratto lo firma. Per noi il cliente può interrompere i servizi quando vuole, per qualsiasi motivo e non deve pagare altro che ciò che era dovuto fino a quel momento. Punto!

 

Voi siete diversi vero? Il vostro settore è troppo diverso

Sai Max, tu parli perché fai quel lavoro lì, ma il mio è tutto diverso, i clienti sono pidocchiosi, la concorrenza tremenda, la crisi, il riscaldamento globale, il riscaldamento autonomo, l’aviaria… Ecco, se l’aviaria nel 2010 non fosse stata un flop io venderei più servizi, ma il virus deve aver danneggiato il cervello dei clienti…

No ragazzi, non è così! Nella vita, oltre che un sacco di errori, ho fatto un sacco di esperienze ed oggi gestisco servizi in molti settori. Cambia il “prodotto”, ma tutto il resto no, si arriva ai clienti con lo stesso metodo che è, schematicamente, quello che ho scritto sopra e in tanti articoli.
Su questo sito trovate la più importante piattaforma on line per la gestione della qualità, sicurezza, ambiente, controllo di gestione, ecc… ogni area ha un target specifico.

Il sistema ha accesso gratuito, permette a chiunque entri, unitamente alla lettura di questi articoli e all’accesso alla pagina  Facebook, di capire esattamente quale spirito mi animi, dove voglio arrivare, che problemi voglio risolvere, di provare ed utilizzare moltissimi strumenti fondamentali del METODO MYMAX che risolvono, da subito, in modo snello ed efficiente una marea di problemini aziendali per i quali si pagano altrimenti dei consulenti latitanti.

E con la rete, in un attimo, può essere messo in contatto facilmente con chi ne ha tratto benefici o dire che il METODO MYMAX  è una c…. pazzesca!

Rischio io, ci metto la faccia.

Decine di consulenti hanno provato MyMax, hanno valutato con me il perché era stato realizzato in un determinato modo, quali erano i problemi che avevo dovuto risolvere e per il quale avevo adottato determinate soluzioni organizzative e tecnologiche e, avendo verificato che gli stessi problemi li avevano i loro clienti, o il mercato a cui avrebbero voluto rivolgersi, sono diventati miei partner ed oggi vendono in tutta Italia.

Ma sapete qual è l’INCREDIBILE vantaggio del METODO MYMAX: una piattaforma con migliaia di iscritti, che si sono iscritti volontariamente perché hanno letto buone cose su altri siti, permette ai consulenti partner di

avere una visibilità importante

essere presentati e referenziati da una struttura conosciuta (nel nostro mercato di riferimento)

fornire le garanzie di affidabilità, continuità e serietà che tutto il gruppo di consulenti presenti può fornirvi

Questo fa si che le aziende clienti contattino MyMax per avere informazioni sui servizi già apprezzando la nostra offerta e MyMax gira i contatti ai consulenti in zona cliente.

Quando poi ti avranno chiamato, se non commetti i miei errori di quando avevo i brufoli, te la giochi e vinci.

Per informazioni sui corsi sul METODO MYMAX
contatta l’indirizzo

mm@mmax.it

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Io rimango sempre a tua disposizione per rispondere ad ogni tua domanda all’indirizzo mm@mmax.it

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