Gli indicatori chiave di un’impresa certificata ISO 9001:2015 che vuole evitare la crisi

Un articolo di Massimo Bolla

Nel panorama imprenditoriale odierno, l’equilibrio tra le esigenze del sistema di gestione della qualità e il controllo finanziario dell’azienda è essenziale per il successo a lungo termine. Con un’azienda certificata ISO 9001:2015, ciò diventa ancor più cruciale, soprattutto considerando i rischi associati al codice della crisi d’impresa e la necessità di adeguati assetti per affrontarli. Gli indicatori chiave di prestazione (KPI) giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare che l’azienda rimanga resilienti e competitiva.

Ecco perché è importante considerare non solo l’efficacia operativa, ma anche la solidità finanziaria e la gestione del personale. So benissimo che questi argomenti sono spesso fuori dalla portata di piccoli imprenditori e Responsabili Qualità, ma è venuto il momento di fare uno sforzo per evolversi e quindi scrivo questo articolo che vorrei che utilizziate come spunto di riflessione e miglioramento.

 

Gli indicatori che vi suggerisco

Ciò che leggi qui sotto sono alcuni degli indicatori che ti suggerisco di monitorare costantemente. Ovviamente potrai aggiungerne tutti quelli che vorrai, magari in collaborazione con tutte le altre funzioni aziendali, ma questi sono fondamentali per valutare l’azienda al di là dei soliti numeri di bilancio.

1. Processi operativi

  • Tasso di soddisfazione del cliente: Un elevato tasso di soddisfazione del cliente non solo indica un’elevata qualità del prodotto o servizio, ma può anche favorire la fidelizzazione del cliente, elemento chiave per superare la crisi.
  • Tempo di ciclo del processo: Ridurre il tempo di ciclo dei processi non solo aumenta l’efficienza, ma può anche contribuire a ridurre i costi operativi, un fattore cruciale durante periodi di crisi finanziaria.
  • Tasso di errori o difetti: Ridurre il tasso di errori o difetti non solo migliora la qualità del prodotto, ma può anche evitare costi aggiuntivi e potenziali reclami da parte dei clienti.
  • Esempio pratico: In situazioni di crisi, monitorare da vicino il tasso di errori o difetti può aiutare a identificare aree critiche che richiedono miglioramento immediato per evitare perdite finanziarie.

 

2. Gestione finanziaria

  • Margine di profitto lordo: Mantenere un margine di profitto lordo sano è fondamentale per garantire la sostenibilità finanziaria dell’azienda e affrontare eventuali difficoltà economiche.
  • Rotazione dell’inventario: Ottimizzare la rotazione dell’inventario può liberare liquidità e ridurre il rischio di immobilizzazione di capitali in merci invendute, contribuendo così a mantenere la liquidità durante periodi di crisi.
  • Giorni di credito clienti: Ridurre i giorni di credito clienti può migliorare il flusso di cassa e ridurre il rischio di insolvenza dei clienti, aspetti critici in momenti di incertezza economica.
  • Esempio pratico: Durante una crisi finanziaria, monitorare attentamente i giorni di credito clienti può aiutare a identificare potenziali rischi di liquidità e adottare misure preventive tempestive.

3. Gestione del personale

  • Tasso di turnover: Un alto tasso di turnover può essere costoso e destabilizzante per un’azienda durante una crisi. Mantenere un ambiente di lavoro positivo e investire nello sviluppo e nel benessere dei dipendenti può contribuire a ridurre il turnover.
  • Indice di soddisfazione dei dipendenti: Dipendenti soddisfatti sono più produttivi e impegnati, il che può essere un vantaggio competitivo durante periodi di instabilità economica.
  • Ore di formazione per dipendente: Investire nella formazione dei dipendenti può aumentare le competenze e la resilienza dell’organizzazione, preparandola meglio ad affrontare sfide impreviste.
  • Esempio pratico: Durante una crisi, focalizzarsi sul miglioramento dell’indice di soddisfazione dei dipendenti può contribuire a mantenere un clima lavorativo positivo e a mitigare il rischio di perdita di talenti chiave.

 

Come imparare a fare tutto questo

L’utilizzo efficace degli indicatori chiave di prestazione non solo consente di monitorare e migliorare le prestazioni aziendali, ma può anche svolgere un ruolo cruciale nel garantire la forza e la sostenibilità dell’azienda durante periodi di crisi. Integrare adeguati assetti per affrontare le sfide finanziarie e gestionali può contribuire a mantenere l’azienda al sicuro dagli impatti negativi della crisi e ad assicurarne il successo futuro.

Nelle aziende in cui faccio consulenza sono le prime cose che insegno e che suggerisco di applicare per ottenere risultati strepitosi.

Difficilmente trovo nelle PMI personale già pronto per affrontare questa sfida, ma per un Responsabile Qualità (o altra figura aziendale, imprenditore compreso) che desideri acquisire competenze gestionali e finanziarie per integrare efficacemente il sistema qualità con i concetti e gli KPI menzionati nell’articolo, riporto qui alcuni passi pratici da seguire:

  • Formazione e autoapprendimento: Partecipa a corsi di formazione specifici sulle competenze gestionali e finanziarie. Esistono numerosi corsi online, anche gratuiti  (vai su www.wtbacademy.it), e offline disponibili su argomenti quali contabilità, finanza aziendale, gestione finanziaria, ecc. Inoltre, leggi libri, articoli e risorse online pertinenti per espandere le tue conoscenze in queste aree. Parti dai principi di base e poi cresci.
  • Coinvolgimento nelle decisioni finanziarie: Anche se fino ad oggi non ti sei minimamente interessato all’argomento, magari pensando che non fosse di tua pertinenza, cerca opportunità per coinvolgerti nelle decisioni finanziarie dell’azienda. Collabora con il reparto finanziario per comprendere i processi decisionali relativi a budget, investimenti, analisi dei costi, ecc. Partecipa a riunioni finanziarie e fai domande per approfondire la tua comprensione.
  • Networking e mentoring: Cerca sostegno accademico da colleghi o manager con competenze finanziarie e gestionali. Partecipa a gruppi di networking o associazioni professionali dove puoi incontrare professionisti con esperienza nelle aree che desideri sviluppare. Il mentoring può offrire un’opportunità preziosa per imparare attraverso l’esperienza pratica e i consigli personalizzati (visita ed approfitta dei corsi gratuiti di www.wtbacademy.it)
  • Collaborazione interfunzionale: Collabora con altre funzioni aziendali, come il reparto finanziario, il reparto operativo e il reparto risorse umane, per comprendere meglio come le decisioni in queste aree influenzano le prestazioni aziendali nel complesso. Partecipa a progetti interfunzionali che ti consentono di applicare le tue nuove competenze in contesti pratici.
  • Monitoraggio dei risultati e feedback: Una volta acquisite le competenze gestionali e finanziarie, applicale nel monitorare gli indicatori chiave di prestazione pertinenti al sistema qualità. Fai attenzione ai risultati e raccogli feedback da altri dipartimenti per valutare l’efficacia delle tue iniziative e apportare eventuali miglioramenti.
  • Aggiornamento costante: Il mondo degli affari è in costante evoluzione, quindi è importante rimanere aggiornati sulle nuove tendenze, tecnologie e best practice nelle aree gestionali e finanziarie. Partecipa a seminari, webinar e conferenze per rimanere informato e continuare a sviluppare le tue competenze nel tempo.

Con impegno, perseveranza e una mentalità aperta all’apprendimento, un Responsabile Qualità può acquisire le competenze gestionali e finanziarie necessarie per integrare con successo il sistema qualità con le esigenze aziendali globali e migliorare le prestazioni complessive dell’azienda.

E se hai bisogno di approfondire scrivimi a max@massimobolla.it

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