Cosa significa avere una strategia in una PMI

Un articolo di Massimo Bolla

Ai piccoli imprenditori negli ultimi 20 anni (e forse più) sono state suggerite decine di teorie rivoluzionarie, con paroloni difficili, che spesso hanno voluto dire consulenze costose e zero risultati.

Per la qualità, la sicurezza, l’ambiente, la privacy, e molto altro, sono stati spesi fiumi di parole e mucchi di soldi per poi trovarci nel 2021 in mezzo ad una profonda crisi dove le PMI sono per la metà a rischio chiusura.

Forse tutti gli imprenditori sono diventati incapaci?

Credo proprio di no, ed è per questo che temo che leggendo la parola strategia nel titolo di questo breve articolo, qualcuno possa pensare di trovarsi davanti ad una nuova parolona succhia soldi.

Vi chiedo alloro un minuto di pazienza perché vorrei spiegarvi cosa intendo per “strategia” e perché penso sia la strada per tenere aperte le vostre piccole imprese (ed anche le mie).

 

Cosa vuol dire avere una strategia

Quando qualcuno ti attacca sul web per ottenere visibilità grazie alla tua autorevolezza, rispondergli per le rime e quindi accendere la luce su di lui non rappresenta sicuramente la strategia vincente.

Con la parola “strategia” intendo la capacità di coordinare azioni che servono per raggiungere un determinato obiettivo.

Nell’esempio sopra la strategia migliore è quella di ignorare l’attacco in attesa che torni la calma.

In un mercato in cui il sistema qualità era visto come necessario indicatore di azienda organizzata (cosa tutta da dimostrare), evitare di certificarsi non era una strategia di successo.

Oggi che il mondo ha smesso di muovere le persone come prima non è una buona strategia quella i non dotarsi degli strumenti informatici necessari per mantenere il contatto con i clienti.

Quindi, se voglio che nuovi clienti mi visitino ed eventualmente mi scelgano come loro fornitore, sarà strategico fare in modo che essi possano visitare la mia azienda virtualmente per fare, in modo diverso ma equivalente, gli audit necessari.

Potrei andare avanti un’ora con gli esempi, ma mi fermo qui perché credo che ormai vi sia chiaro il concetto.

Strategia, ve lo dico con le mie parole, è decidere cosa mettere nel piatto questa sera e quali ingredienti siano necessari.

Il che richiede pensare e saper pensare.

 

Si comincia analizzando il contesto (il mondo là fuori)

Chi si occupa di qualità, di sicurezza, di ambiente, e di modelli organizzativi in genere, da un po’ di anni ha preso confidenza con la parola “contesto”.

“Prima di tutto devi analizzare il contesto, poi le parti interessate…”

All’interno di una norma possono sembrare concetti lontani dalla realtà aziendale, ma, in soldoni, per una PMI oggi in difficoltà significa che:

  1. deve capire cosa è cambiato rispetto a quando andava bene
  2. deve decidere verso quali mercati ed obiettivi da raggiungere
  3. deve definire tutte le relazioni con soggetti interessati ed interessanti per la nostra strategia

Senza aver fatto questi primi passi non usciremo più dai problemi che ci sovrastano.

Ma è il punto 3. su cui voglio soffermarmi in chiusura.

 

I soggetti interessati (o interessanti) cosa vogliono in cambio?

Intanto spieghiamo bene cosa intendo per soggetti interessati o interessanti.

Supponiamo sia mia intenzione aprire un mercato estero e che, per farlo, ritenga necessario disporre di:

  1. una società che si occupi di internazionalizzazione
  2. delle relazioni che mi possano presentare sui nuovi mercati
  3. delle relazioni con volti noti che fungano da sponsor
  4. ecc…

Ogni persona, fisica o giuridica, che fa parte della mia strategia atta a sbarcare sul mercato estero, può influire sui miei risultati e potrebbe essere influenzata dal mio operare, e, sicuramente, si aspetta in cambio qualcosa.

Quel qualcosa non date sempre per scontato che siano solo soldi.

Per esempio chi vi presenterà si aspetterà, oltre ai soldi, che voi non gli facciate fare brutta figura.

Bene, vostro compito è comprendere da subito quali siano le aspettative di ogni soggetto interessato, e fare in modo che la vostra strategia ne tenga conto al fine di soddisfarle tutte, pena il fallimento dell’iniziativa.

 

Conclusioni

Per oggi mi limito a far prendere confidenza gli imprenditori con il termine strategia, ma nei prossimi articoli approfondirò i concetti affinché possiate imparare a pensare in termini strategici e non vi areniate più in questi mercati diventati molto complicati per le PMI che ragionano alla vecchia maniera.

Vi diranno che il mondo non sarà più come prima: nel prossimo articolo vedremo cosa significa questa affermazione e come affrontare tale evenienza.

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