Come gestire le sostanze pericolose in azienda

Un articolo di Massimo Bolla

Quasi tutte le persone quando devono fare una cosa nuova sentono una strana sensazione di fastidio che, molto spesso, le blocca e le fanno decidere di non fare niente. Questo accade quasi sicuramente quando ad una persona che si occupa di qualità si dice di integrare il suo sistema con l’ambiente e la sicurezza.

Considerato che ormai la parola ambiente è sulla bocca di tutti (e nel portafoglio di molti), per me l’imperativo è il seguente: lavora bene, non farti male e non inquinare. Mettere assieme queste tre cose permette di ottenere facilmente risultati insperati e, per renderti la cosa ancora più semplice, mi sforzo di utilizzare un linguaggio non tecnico ed esempi che tutti viviamo nella realtà quotidiana.

Tra l’altro, visto che l’ambiente “diventa una moda”, vedrai quanti consulenti ti proporranno il sistema miracoloso, quello che, è vero che costa, ma ti migliora l’azienda (secondo loro), oggi hai a disposizione lo strumento ideale per evitare di spendere soldi e fare facilmente in casa ciò che altri pagheranno a caro prezzo.

Così oggi parliamo di gestione sostanze pericolose (che inquinano e fanno male).

Perché questo argomento? Semplicemente perché nel farlo otteniamo i seguenti risultati:

  • mettiamo sotto controllo un requisito importante per la sicurezza e l’ambiente
  • otteniamo facilmente informazioni per lavorare meglio, più protetti e raggiungendo una qualità migliore
  • faremo ordine e pulizia nei reparti
  • avremo documenti di lavoro più precisi
  • formeremo il personale più facilmente

Come sempre con MyMax si ottiene tanto con meno sforzi!

 

Perché gestire le sostanze pericolose?

Ecco una immagine che mostra una lavoratrice (la mansione la conoscono in molti) che si dedica alla pulizia di locali ed infrastrutture:

In poche ore questa “addetta” viene in contatto con molte sostanze pericolose per la sua salute, e questo almeno per cinque giorni della settimana per lunghi anni.

In azienda avete un obbligo importante e lo potete sfruttare: avete fatto il DVR e, per ogni sostanza, avrete valutato a quali rischi va incontro l’addetta. Ecco alcuni esempi:

Rischio di incendio

  • Rischio di respirare vapori nocivi
  • Rischio di miscelazione delle sostanze
  • Rischio di sversamento in terra delle sostanze
  • Rischio di utilizzo da parte di persone non autorizzate

Per ognuno di questi rischi, se valutati ad indice di criticità rilevante, avete pianificato azioni correttive per eliminarli o ridurli.

In parole povere: a casa, se avete bambini piccoli, chiudete a chiave l’armadietto delle medicine per evitare che si facciano una overdose di pillole. Al lavoro procedete nello stesso modo: se una sostanza produce vapori userete degli aspiratori, se è nociva ne vieterete l’uso alle persone non autorizzate, ecc…

Il problema è che spesso, fatto il DVR, questo rimane chiuso nel cassetto e nessuno si preoccupa di eliminare o ridurre i rischi evidenziati.

 

Come procedere?

Niente di più semplice.

  • Definiamo le aree in cui stoccare le sostanze pericolose.

  • Facciamo l’elenco delle sostanze per area e definiamo chi può avere accesso all’area.
  • Definiamo le incompatibilità per ogni sostanza

  • Copia/Incolliamo il contenuto della scheda di sicurezza di ogni sostanza nelle istruzioni di lavoro del sistema qualità: avremo precise indicazioni anche sulla sicurezza e sull’ambiente.
  • Copia/Incolliamo nell’istruzione le prescrizioni per l’uso dei DPI da utilizzare per il maneggiamento della sostanza.
  • Facciamo un breve corso di formazione sull’istruzione a tutti gli addetti, verifichiamo l’apprendimento e facciamoci firmare la scheda di valutazione corso. In questo modo abbiamo anche la dimostrazione dell’avvenuta formazione.

Tutto qui!

Una soluzione semplice (che cito, ma che sapete benissimo che sconsiglio) è quella di dotarsi di un po’ di fogli di Excel e cominciare a raccogliere le informazioni e tenerle aggiornate.

I più bravi a livello informatico potranno sbizzarrirsi con qualche database di Access, magari dopo aver studiato la mappa che ho riportato sotto. Si comincia con l’elenco sostanze, si aggiungono le schede di sicurezza, le aree, i responsabili, ecc…

Chi invece vuole essere concreto e sicuro da subito usa MyMax e tutti gli strumenti creati da utilizzatori con i loro centinaia di suggerimenti.

 

Ovviamente si fa tutto con MyMax

Questa è la mappa mentale della gestione sostanze di MyMax: un minimo di pratica e tutto finisce on line semplicemente, pronto all’uso (sopra avete visto un paio di screenshot dimostrativi, ma c’è molto di più).

Niente cartacce, parole difficili o teorie del 1900.

Basta iniziare ad elencare le sostanze e seguire i dettami delle schede di sicurezza e del DVR. In poco tempo tutto è sotto controllo ed otterrete un sistema sicuro, dei lavoratori consapevoli che lavorano meglio ed avrete assolto a molti obblighi per la sicurezza (tra cui l’obbligo di informazione e monitoraggio).

Forza, al lavoro, dovete essere i primi se volete avere successo!

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